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Obiettivo del concorso “Una casa a Luanda: il patio ed il padiglione” nasce dalla necessità di rispondere ad una situazione di sovraffollamento demografico molto intenso a cui è soggetta la città. Infatti il patrimonio edilizio esistente risulta gravemente danneggiato dagli anni di guerra civile, situazione aggravata dal continuo flusso migratorio dall’entroterra verso la città che ha portato alla costituzione di vere e proprie baraccopoli.
Il concorso richiedeva la progettazione di un prototipo di unità famigliare attraverso cui si accedesse ad un patio, destinata ad ospitare famiglie indigenti composte generalmente da 7-9 membri (genitori, 3 bambini e 2 nonni o genitori, 5 bambini, 2 nonni).
Le linee guida a cui ci siamo ispirati per la definizione del Modulo Base (componente primario del sistema abitativo), sono state:
• Adattabilità locativa
• Flessibilità distributiva
• Impiego di materiali leggeri, ecocompatibili e facilmente reperibili
• Utilizzo di prodotti già presenti in commercio
• Tecniche costruttive semplici e di facile applicazione possibilità di autocostruzione e una maggiore attenzione per il risparmio energetico
Un ambiente in cui l’individuo tutela la sua privacy, assolve le attività intime del riposo e della cura del corpo. L’abitazione, ridotta agli spazi minimi, ricostruita in tutti i suoi elementi fondamentali per la ricerca di un habitat qualitativamente confortevole.
È importante che essa assuma le sembianze di una vera e propria casa, totalmente gestibile e “personalizzabile” da chiunque la abiti. I vari moduli possono essere assemblati o aggiunti per permettere agli ospiti di soddisfare i loro bisogni.
Il modulo base (350x700x300) diventa la matrice al cui interno vengono a collocarsi le differenti funzioni dell’abitare:
IL MODULO DEL NUTRIMENTO, che ospita tutte le attrezzature per la preparazione e il consumo del cibo. Elemento cardine al centro di esso è la parete attrezzata al cui interno si trovano tutte le predisposizioni tecniche necessarie a servire sia gli elettrodomestici sia i sanitari (AREA DELLA CURA DEL CORPO).
IL MODULO DELLA SOCIALITÀ, in cui la famiglia si ritrova per trascorrere il tempo, in cui vengono ricevuti i vicini, luogo dell’incontro e del dialogo.
IL MODULO DEL RELAX in cui ci si rifugia per assolvere al bisogno del riposo.
Tutti questi spazi si aprono attorno al PATIO diventando elementi dilatati tra il dentro e il fuori, tra il sociale ed il privato.
Metallo, Legno, Policarbonato e Cartone sono i materiali maggiormente utilizzati poiché descrivono al meglio l’idea di compatibilità, leggerezza, applicabilità a basso costo a cui si vuole pervenire.
Il modulo è composto:
1. Base d’appoggio composta da soletta in CLS armato con rete elettrosaldata affogata al suo interno, realizzata dopo un leggero sbancamento del terreno di circa 20 cm.
2. Struttura principale composta da profilati metallici (12 x 8cm), già assemblata in elementi giuntabili con incastri maschio-femmina.
3. Struttura secondaria di irrigidimento e controventamento giuntata alla principale mediante piastre e viti.
4. Rivestimento esterno opaco in Lamiera grecata coibentata con uno strato di poliuretano espanso, adatto per la realizzazione di pareti verticali e coperture.
5. Rivestimento esterno semitrasparente realizzato in policarbonato, utilizzato prevalentemente nella parte interna perimetrale al patio.
6. Pannello isolate termo-acustico in fibre di tessuti naturali e di poliestere riciclate, inserito all’interno della struttura portante.
7. Rivestimento interno in pannelli costituiti da cartone riciclato.
8. Tavolato in legno.
9. Copertura del patio in asticelle di bamboo.
L’unità abitativa verrà collegata ad una rete di distribuzione per il fabbisogno di acqua e per lo smaltimento delle acque nere e sarà dotata di cellule fotovoltaiche per la fornitura elettrica.
Quanto detto consente di impiegare tale unità abitativa assemblabile con altre unità per poter creare un nucleo più o meno concentrato (quartiere). Si potrà usare i diversi schemi per disegnare il territorio creando insediamenti urbani all’interno del quale alcune aree potranno essere destinate ad ospitare i servizi necessari per permettere la “vita” di una conurbazione.