Se anche il vento freddo e rigenerante dell’Autunno ha invaso Luoghi Comuni, il ricordo dell’Estate è ancora fresco e alcuni di noi proprio non vogliono lasciarselo alle spalle!
Chi meglio di Paolo Pettigiani poteva dunque rievocare la calda stagione e teletrasportarci, per l’ultima volta in spiaggia, con il progetto fotografico “SHAPEGUARD”?
Durante i suoi viaggi e le esperienze lavorative estive, Paolo ha avuto occasione di visitare numerose città americane, che ha saputo ritrarre in modo unico grazie al suo personale modo di ritrarre habitat naturali e artificiali.
Le sue esplorazioni l’hanno trasportato anche a Miami dove si è concentrato su un simbolo della cultura americana, le postazioni di soccorso dei bagnini, immagini dell’amore per la Natura, della passione per il rischio e per la sfida, del piacere per lo sport, che sono valori tipicamente americani. Con l’Oceano non si scherza e, nell’immaginario comune americano, i bagnini sono dei veri e propri eroi, a cui spettano, giustamente, troni maestosi, da cui poter vigilare sulle onde insidiose.
In particolare, l’attenzione di Paolo è stata conquistata dalla serie di torrette per bagnini che l’architetto William Lane donò alla città di Miami, in seguito all’uragano Andrew del 1992, che aveva provocato ingenti danni nella stessa città.
In effetti è difficile non essere attratti da queste strutture affascinanti, nate dalla commistione di stili architettonici diversi e rivestite di tinte forti e pop!
Anche in questa occasione Paolo non si è limitato a registrare il dato reale, ma di esso ha dato la sua personale interpretazione personale, concentrandosi non sulla struttura in sé, ma su dettagli o parti della stessa, arrivando a creare delle vere e proprie astrazioni.
I suoi scatti colpiscono per i colori squillanti e saturi, per le rigide, geometrie che i particolari delle torrette esaltano, grazie alla perfezione e, a tratti, alla freddezza chirurgica della composizione fotografica.
E’ evidente lo stretto rapporto che intercorre con la grafica, il mondo da cui proviene il giovane artista. Avendo studiato Design e Visual Communication al Politecnico di Torino, Paolo riunisce le due passioni – fotografie e grafica – perfezionando una personale modalità espressiva che ha riproposto nella serie di progetti Geometrie, di cui anche quest’ultimo fa parte. Si tratta di uno percorso che conduce al minimalismo, puntando a cogliere l’essenzialità della realtà fotografata e ad investirla di un nuovo significato. Lo stesso artista, a proposito di questo progetto fotografico, afferma di voler creare dei “non-luoghi”, decontestualizzando le architetture dalla loro realtà territoriale per giungere a mondi dove l’uomo può trovare rifugio dentro una dimensione di perfezione e solidità.
E quando davanti alle opere di Paolo vi sentirete invadere da una sensazione di calore e sicurezza, e vi ritorneranno alla mente i bei giorni d’estate, godetevi il momento!
Ma ricordatevi che fuori da Luoghi Comuni c’è già bisogno del cappotto!
Ludovica Matarozzo